Il 2 aprile si celebra in tutto il mondo la giornata di consapevolezza sull’autismo. Favorire l’inclusione sociale di persone affette da sindrome autistica rappresenta una delle molteplici soluzioni percorribili per valorizzare il patrimonio immobiliare ecclesiastico. L’Osservatorio Permanente sui Beni Ecclesiastici continua, anche nel mese di aprile, a promuovere «Aiutiamo chi Aiuta» per donare una seconda vita agli immobili ecclesiastici in tutta Italia.
ll 2 aprile ricorre la giornata di consapevolezza sull’autismo, WAAD – World Autism Awareness Day – istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU, per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie. Accompagnare la crescita, l’autonomia personale e i piccoli progressi quotidiani delle persone affette da sindrome autistica può infatti costituire una delle numerose soluzioni per valorizzare una parte del patrimonio ecclesiastico immobiliare.
IL NOSTRO IMPEGNO
Stiamo attualmente collaborando con un’associazione nazionale che si occupa di inclusione sociale residenziale per persone autistiche adulte. Si tratta di un modello che intende fornire una risposta alle urgenti richieste che provengono dai territori, sia dalle famiglie sia dai servizi sociali. Qualsivoglia Ente Ecclesiastico o Religioso avesse un immobile da valorizzare per contribuire alla realizzazione di tale meritevole progetto può mettersi in contatto con noi al fine di conoscere nel dettaglio le caratteristiche delle richieste.
«AIUTIAMO CHI AIUTA» CONTINUA ANCHE PER IL MESE DI APRILE
L’iniziativa «Aiutiamo chi Aiuta» ci sta particolarmente a cuore perché mira a promuovere nuove collaborazioni in tutto il territorio italiano per valorizzare il patrimonio immobiliare ecclesiastico. L’Osservatorio continua a ricevere richieste di ricerca di immobili appartenenti ad Enti Religiosi ed Ecclesiastici – in tutto il territorio italiano – per progetti di sicura rilevanza sociale con la concreta opportunità anche di metterli a reddito.
Non tutti gli immobili non più funzionali devono vendersi. In molti casi possono essere utilmente adeguati per rispondere a finalità coerenti con i Carismi e pienamente in linea con la Missione perseguita dagli Enti proprietari.
Stiamo infatti allestendo uno spazio digitale permanente con le esigenze sociali del terzo settore che incrociamo con quelle degli Enti Religiosi ed Ecclesiastici. Questo ci permette di capire se ci sono opportunità per la valorizzazione ma anche per la messa a reddito degli immobili. Una sfida molto importante, specialmente in una fase di mutamenti epocali, dove le necessità dei più vulnerabili aumentano mentre, al contrario, i tempi delle decisioni sui beni immobiliari non funzionali si restringono per affrontare le necessità mutevoli ma sempre crescenti della corrente organizzazione della vita consacrata.
SEMPRE A DISPOSIZIONE
Nuove tendenze aprono scenari inediti per molti immobili ecclesiastici che possono essere adatti o utilmente adeguati. Si creano preziose opportunità per non disperdere il patrimonio accumulato con tanto generoso sacrificio.
Siamo sempre a disposizione per raccogliere le richieste degli Enti Religiosi ed Ecclesiastici per includerle in quel necessario processo di creazione di “casi virtuosi” che l’Osservatorio Permanente sui Beni Ecclesiastici intende promuovere con la vostra collaborazione.