Da sempre uno degli obiettivi di Papa Francesco è stato quello della ricerca di un’economia solidale e inclusiva. Per farlo, a Maggio del 2019, chiamò la comunità dei giovani a raccolta e organizzò l’evento “Economy of Francesco”. Evento che, per via della pandemia, è slittato da Marzo di quest’anno fino al metà Novembre. E che sta già da ora suscitando proposte interessanti…
C’era un altro mondo, a Maggio dell’anno scorso. Quando il Santo Padre, il primo Maggio dello scorso anno, da Assisi delineava le linee guida dell’evento che sarebbe diventato l’”Economy of Francesco”, non poteva certo immaginare quante difficoltà avrebbe comportato organizzarlo. E quanto sarebbe mutata, nel tempo, la struttura stessa dell’incontro.
La pandemia di Coronavirus ha scombussolato tutti i piani, impedendo il normale svolgimento di tanti eventi programmati in precedenza. Tra questi, ovviamente, non è stata risparmiata nemmeno l’iniziativa del Pontefice.
L’”Economy of Francesco”
Iniziativa che parte da una linea guida precisa, ovvero trovare un concetto di economia diametralmente diverso da quello che impera attualmente, basato sul materialismo e l’accumulo indiscriminato di beni. Creare un’economia diversa, che si basi sul concetto di vita, e non di morte. Di inclusione, non di esclusione, e di umanizzazione. Che si prenda cura del creato e non lo depredi.
Per far ciò, dal 19 al 21 Novembre, si terrà l’incontro mediante un evento online sul sito francescoeconomy.org. Ma la pandemia non ha fermato la comunità che Francesco ha voluto mobilitare. Che già da Marzo ha iniziato un confronto costruttivo e inclusivo che ha visto la partecipazione sia di rinomati esperti vaticanisti e economisti ma anche di moltissimi giovani. Poiché, come ci ha tenuto a precisare Suor Smerilli, membro del Comitato scientifico di “Economy of Francesco” che ha presentato l’evento in Sala Stampa Vaticana, si vuole dare ascolto alla voce dei giovani e mettere a frutto la loro visione dato che, per primi, hanno capito che “non ci si salva da soli”.
L’opinione di Suor Smerilli
Proprio Suor Alessandra Smerilli, che è anche docente ordinario di Economia Politica presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, ha sottolineato come i ragazzi stiano preparando, per l’incontro online, non un documento o un trattato, ma un insieme costruttivo di proposte incentrate sul futuro prossimo e lontano e che prestano particolare attenzione a chi è in difficoltà.
Un esempio di speranza e concretezza, per la docente, che segue l’invito del Papa ai giovani non a diffondere passivamente un messaggio, ma a contribuire a costruirlo. L’incontro che il Pontefice ha indetto ad Assisi è stato proposto perché si trovasse una nuova visione in un mondo malato di “pensiero a breve termine” e di poca lungimiranza. Dando peso all’opinione di chi dovrà costruire un ponte per il futuro.
È da ammirare, inoltre, la creatività e lo spirito di iniziativa dei giovani chiamati in causa nell’affrontare temi spesso divisivi e forti, come l’importanza della cura nella società e nell’economia e il peso del ruolo femminile nei posti decisionali.
“Perché” – chiosa – “i giovani sono un presente (e non solo futuro) che va ascoltato”.
Il parere di Luigino Bruni
Concorde con la collega è Luigino Bruni, professore ordinario di Economia Politica presso la Lumsa di Roma e responsabile scientifico di “Economy of Francesco”. Che fa notare, orgogliosamente, come l’Economia di Francesco sia diventato il più vasto movimento di giovani economisti e imprenditori del mondo.
Un risultato notevole, in questo 2020 che, dati i vari eventi, ha dimostrato come il concetto di economia che vigeva prima di quest’anno fosse ormai obsoleto.
Un’economia basata sul possedimento di beni esteriori e che trascura, invece, beni invisibili come quelli relazionali e morali, non ha più senso di esistere. E dovrà essere soppiantata da un’idea economica che ricerchi, come asset primario, quello del capitale spirituale.
Ma, si badi bene, non si cada nell’equivoco che l’idea del Papa sia basata sul concetto della sostenibilità ecologica. Deve riuscire, infatti, a essere inclusiva delle fasce deboli e povere, ricercare il protagonismo fresco dei giovani e non tralasciare la coltivazione della vita interiore. Perché il grido della Terra e quello dei poveri sono lo stesso, identico, urlo. Contro la diseguaglianza e l’ingiustizia, e a favore della fraternità con il pianeta e con gli ultimi, che non prescinda da nessuno dei due.
L’esperienza di Francesca Di Maolo
C’è anche chi si è fatto portavoce di una comunità, nella creazione dell’evento del quale è essa stessa Membro Organizzatore. Si tratta dell’avvocatessa Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico, un centro sanitario che da ben 150 anni si occupa di bambini e ragazzi con gravi disabilità.
E, nella conferenza stampa, è orgogliosa di far sapere che l’”Economy of Francesco” sarà aperto da un video realizzato dai giovani ospiti dell’Istituto. Un video nel quale verranno dischiusi i loro sogni segreti, le loro esperienze e la loro costante ricerca di un mondo che sia basato nel segno della difesa dei più deboli. Che sappia rifuggire da tutte le diseguaglianze a cui, purtroppo, fin troppo spesso loro sono stati esposti.
Diamo i numeri
Ad oggi, da quando sono iniziati i lavori, sono più di mille i giovani under 35 che sono stati coinvolti nella discussione di 12 tematiche principali, chiamate per l’occasione “villaggi tematici”.
Villaggi che trattano argomenti come “Lavoro e cura”, “Management e Dono”, “Finanza e Umanità”. Ma anche “Energia e Povertà”, “Business e Pace”, “Policies for Happiness”, “Vita e stili di vita”, “Profitto e Vocazione”, “Imprese in transizione”. E, per finire, “CO2 della disuguaglianza”, “Agricoltura e Giustizia” e “Economia è Donna”.
Le attività sono coordinate ciascuna da 2 membri, un junior e un senior, scelti dal Comitato Scientifico, e da circa 10 collaboratori esterni. Per farlo sono stati organizzati 300 eventi in preparazione di “Economy of Francesco”, con anche una vasta serie di webinar e 27 seminari online che sono stati mandati in streaming e raccolti sul canale ufficiale dell’evento su Youtube, tradotti in 4 lingue.
L’evento stesso, invece, vede accreditati oltre 300 giornalisti che avranno il compito di raccontare le oltre 40 ore di diretta, con una non stop di 24 ore durante il secondo giorno, al quale parteciperanno oltre duemila under 35 da tutto il mondo, del quale il 44% rappresentanti del sesso femminile.
Sono inoltre previste conferenze di svariati relatori di fama internazionale, tra i quali il premio Nobel per la pace del 2006 Prof. Dr. Muhammad Yunus e altri economisti importantissimi come Kate Raworth, Jeffrey Sachs, Vandana Shiva, Stefano Zamagni e Mauro Magatti.
A conclusione dell’evento Papa Francesco parteciperà con un videomessaggio di ringraziamento.
“Economy of Francesco” sarà un evento essenziale per dare una svolta al concetto tossico di economia che droga il mondo moderno, alla ricerca dell’inclusività e della solidarietà.
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