Casa Santa Luisa è un esempio virtuoso di ciò che l’essere umano riesce a fare per dare una speranza a chi, sin dalla tenera età, non ha avuto la fortuna di poter avere, in modo da far brillare la dignità anche nei poveri.
Terlizzi è, del primo gradino murgiano, un gioiello di fierezza, famoso sin dai tempi antichi per gli splendidi fiori che riesce a creare.
E anche chi vi nasce è uno splendido fiore, e come tale anela a ergersi nella vita e a crearsi una vita dignitosa e felice.
Non tutti, però, hanno la fortuna di avere una famiglia amorevole e una situazione economica agevole.
Per cercare di dare anche a questi piccoli fiori una possibilità, nasce il progetto della Casa Santa Lucia, un presidio per bambini a rischio marginalità.
Nella diocesi che fu di don Tonino Bello, infatti, è sorto un progetto con lo scopo, da parte degli operatori, di prevenire grazie a attività formative e educative, il disagio e le difficoltà che certe situazioni creano ai ragazzini che, spesso, finiscono abbandonati a sé stessi.
Il suo coordinatore, Edgardo Bisceglia, ha un obiettivo chiaro da raggiungere: combattere lo svantaggio sociale che attanaglia i ragazzi, quanto meno nel periodo che parte dall’uscita da scuola fino al pomeriggio inoltrato, e seguirli sia a livello psicologico, con vari professionisti tra cui psicologi dell’età formativa, logopedisti e mediatori familiari, sia con esercizi quotidiani per svilupparne l’empatia, come la pet-therapy e giochi di ruolo mirati.
Anche per le famiglie dei ragazzi ci sono iniziative utili, accompagnando gli adulti nel riconoscimento dei segnali utili a capire le problematiche dei figli.
Importante anche il lavoro di supporto sociale delle famiglie interessate. Molto spesso, infatti, dietro le richieste d’aiuto economico dei nuclei vi sono nascoste problematiche legate alla disoccupazione cronica, alle dipendenze e alla ludopatia.
Fondamentali, per questa iniziativa, i fondi diocesani derivati dalle donazioni private e dall’8xmille alla Chiesa cattolica, e che già hanno provveduto a finanziarla con un intervento di 300 mila euro triennali.
Un fulgido esempio di solidarietà e tanta voglia di fare e di migliorare il presente dei piccoli fiori di Terlizzi, in modo da donare un futuro radioso a loro e all’intera comunità.
Riconoscimento editoriale: 8xmille
