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Madrid. Un riconoscimento per l’impegno delle suore

Feb 26, 2021 | Casi Virtuosi

Madrid. Un riconoscimento per l’impegno delle suore - Osservatorio Permanente sui Beni Ecclesiastici

Le Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli riceveranno il “Riconoscimento 8 marzo” assegnato per l’instancabile servizio svolto in favore della popolazione più bisognosa nella capitale spagnola.

La Comunità Autonoma di Madrid ha annunciato ufficialmente di aver concesso il “Riconoscimento 8 marzo” nella categoria “Impegno Sociale” alle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli «per l’aiuto costante e disinteressato della Congregazione attraverso mense o ostelli e altre iniziative sociali rivolte alla popolazione vulnerabile di Madrid e anche ai malati di COVID-19 durante la pandemia».

 

In prima linea nel servire gli ultimi

Il premio sarà assegnato a suor Eugenia González in qualità di Superiora Provinciale di Madrid-San Vicente. L’Osservatorio è riuscito a reperire le parole della Vincenziana rilasciate per la rivista spagnola “Alfa y Omega”. Per l’occasione, Suor Eugenia ha umilmente espresso la sua «soddisfazione affinché sia riconosciuta l’opera della Chiesa. Siamo contente del premio – ha affermato – ma noi siamo solo un segno di tutto ciò che la Chiesa cattolica sta facendo nella Comunità di Madrid. Non siamo solo noi a lavorare su questa linea».

La Madre Provinciale riassume tutto questo lavoro ecclesiale in poche parole: «Siamo di fronte ad un’opera di carità molto importante». E aggiunge: «Alla solidarietà, vista dalla prospettiva più umana, abbiamo sommato il voler trasmettere l’Amore di Dio davanti a questa realtà». Il servizio delle Figlie della Carità durante la pandemia viene riassunto così: «Abbiamo lavorato in molti ambiti, sempre facendo in modo che non mancasse niente per rispondere alle necessità più basilari dei più vulnerabili».

Entrando più nel dettaglio, la Provinciale chiarisce che hanno «distribuito cibo alle famiglie prestando servizio anche nelle mense sociali». Non solo. Suor Eugenia precisa che «abbiamo progetti per persone di strada, dedicando a loro diversi appartamenti e ostelli». Nel campo dell’istruzione «abbiamo offerto mezzi tecnici a quegli alunni che non ne avevano» e per quanto riguarda la salute «si è cercato di stare vicino ai più vulnerabili, come gli immigrati, che non hanno nemmeno accesso alla previdenza sociale».

 

Un esempio di Amore in Azione

Ogni Figlia della Carità è prima di tutto “Serva dei Poveri”: ama il Signore e se ne prende cura nelle Sue membra più deboli e sofferenti, continuando la missione che Gesù Cristo ha iniziato.

Fu proprio il Fondatore ad indicare questo cammino. Il 13 febbraio 1646, lo stesso San Vincenzo de’ Paoli affermò che:

“Servendo i poveri, si serve Gesù Cristo. O figlie mie, questo è vero! Voi servite Gesù Cristo nella persona dei poveri. E ciò è tanto vero quanto è vero che noi siamo qui. Una Suora andrà dieci volte al giorno a vedere i malati e dieci volte al giorno vi troverà Dio… Andate a vedere dei poveri forzati alla catena e vi troverete Dio; servite questi bambini e vi troverete Dio; andate in povere case, ma vi troverete Dio”

Le Suore premiate dalla Comunità di Madrid, come tutte le loro consorelle, emettono Voti semplici e rinnovabili, quindi non religiosi (perpetui e costitutivi dello stato di vita), e ricercano la perfezione dell’Amore nel vivere le Regole e Costituzioni della propria Compagnia.

I Voti sono la conferma del proprio essere figlia di Dio e del donare la vita nel Servizio, così importante fin dai primordi della Compagnia da essere ratificato come quarto Voto oltre ai tre della tradizione cristiana: castità (esclusività dell’Amore), povertà (dipendenza nell’uso dei beni), obbedienza (ascolto di Dio nella voce dei Superiori e della propria coscienza).

 

Una vocazione speciale al servizio della Chiesa

Le Figlie della Carità vivono quindi la loro speciale vocazione di donne consacrate pienamente immerse nella vita del mondo, nelle gioie e sofferenze dell’umanità con lo sguardo sempre vigile per scoprire i più Poveri, i più sofferenti, i più emarginati, i Piccoli secondo il Vangelo. A loro sono inviate da Dio. In loro accolgono lo stesso Cristo. Da loro ricevono conferma degli insegnamenti di San Vincenzo de’ Paoli e Santa Luisa de Marillac, loro Fondatori.

L’Osservatorio Permanente sui Beni Ecclesiastici si congratula vivamente con le Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli per il prestigioso riconoscimento ottenuto in Spagna che rappresenta un segno di gratitudine per l’indispensabile impegno svolto dagli Enti Religiosi ed Ecclesiastici in un momento drammatico per l’umanità.

 

Immagine: Beata Rosalia Rendu, Figlia della Carità (1786 – 1856)

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