Intervenuto al forum “The European House – Ambrosetti”, il Pontefice ha incentrato il suo discorso sul concetto di “città del futuro”, vertendo il discorso su uno sviluppo solidale, sostenibile e più sociale e umano.
“Non è un caso se, nella Bibbia, il destino dell’umanità trova il suo compimento in una città, la Gerusalemme celeste descritta dal libro dell’Apocalisse (cc. 21-22). Una città di pace, come indica il suo nome, le cui porte sono sempre aperte a tutti i popoli, una città a misura d’uomo, bella e splendente, dalle molteplici sorgenti e alberi, che sia accogliente, dove malattia e morte sono sconfitte. È indispensabile formare e sostenere le nuove generazioni di economisti e imprenditori“.
Ormai è una piacevole consuetudine il trattamento, del Santo Padre, di temi etici, ecologici e sociali che esortano a applicare uno stile di crescita più eco-sostenibile e umanitario.
Il Forum economico
Consuetudine mantenuta anche all’apertura del forum annuale “The European House – Ambrosetti“, importante convegno incentrato sull’economia che si tiene nella Villa d’Este, a Cernobbio.
In “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno” Papa Francesco ha voluto accentrare l’attenzione facendo un’analogia tra la Gerusalemme biblica, successiva all’Apocalisse, e l’idea di città del futuro che l’uomo dovrebbe puntare a costruire.
La città del futuro
Il Pontefice specifica come debba essere “Una città di pace le cui porte sono sempre aperte a tutti gli uomini“, ovviamente riferendosi alle divisioni etniche e dei popoli.
Divisioni che sempre più soventemente portano a chiudere i ponti piuttosto che aprirli.
Continua immaginando una “Città a misura d’uomo, bella e splendente, dalle molteplici sorgenti e alberi, che sia accogliente, dove malattia e morte sono sconfitte“.
E così la città del futuro viene descritta da Papa Francesco.
Sottolineando come, quindi, la tecnologia e lo sviluppo debbano concentrarsi sulla qualità della vita e sull’ambiente.
Al termine lancia un monito, che sa di accorata richiesta.
Monito dove invita alla formazione di una generazione di economisti e imprenditori che abbraccino questi valori.
La risposta
Pronta la risposta di Paolo Crisafi, presidente di Re Mind Filiera Immobiliare, che invita i suoi colleghi a rispettare il monito del Santo Padre.
Concentrando l’attenzione sullo sviluppo sostenibile dei territori e delle città, seguendo le pratiche e gli standard internazionali in merito alla riconversione ecologica della nostra economia.
Ovviamente l’obiettivo è la formazione di operatori della filiera immobiliare che mettano al centro il benessere delle persone e la sicurezza.
Perciò sarà opportuno attivare specifiche convenzioni con gli enti promotori di protocolli di certificazione energetico-ambientale, per raggiungere l’intento.
Conclude Crisafi dicendo “È la creatività dell’amore a poter ridare senso al presente per aprirlo a un futuro migliore.“
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