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L’esperienza delle suore “smart” tra innovazione ed impegno sociale

Feb 2, 2021 | Osservatorio News

Smart sisters suore innovazione avanguardia - Osservatorio Permanente sui Beni Ecclesiastici

Un consistente numero di religiose – definite smart sisters – vivono la propria vocazione perseguendo modelli all’avanguardia che prevedono anche l’uso positivo della tecnologia.

I carismi di tante religiose rappresentano le prime linee innovative della società di oggi. Non è una novità ma i mezzi di comunicazione cominciano ad accorgersi di alcune specifiche realtà cattoliche. I media smantellano i luoghi comuni erroneamente attribuiti alla vita consacrata. Infatti, possiamo menzionare innumerevoli esempi di religiose impegnate attivamente nei settori più svariati con successo e competenza.

La professionalità, la preparazione e l’inventiva di molte suore sono ora amplificate dagli operatori dell’informazione. Tale approccio alla Missione diventa sempre più rilevante nella “Chiesa in uscita” tanto desiderata da Papa Francesco.

 

Le “Smart Sisters” e la vocazione 2.0

L’informatica e la tecnologia sono affermate protagoniste dell’evangelizzazione contemporanea. Recentemente, anche l’Unione Internazionale delle Superiore Generali – UISG – ha organizzato alcuni webinar proprio sul discernimento digitale.

L’esempio di suor Claudia della Congregazione delle Suore di Carità di Nostra Signora del Buono e Perpetuo Soccorso è molto significativo. Utilizzando il social TikTok, un solo video della religiosa argentina ha superato la soglia di 2 milioni di visualizzazioni. Hermana Claudia è considerata un prototipo di smart sister.

E’ doveroso sottolineare che esempi simili non sono affatto isolati nella storia. Suor Mary Keller, americana, classe 1913, contribuì attivamente a sviluppare il linguaggio di programmazione Basic. La religiosa ottenne un dottorato in informatica nel 1965 negli Stati Uniti. Fu una pioniera dell’avvento di internet quando non c’era disponibilità diffusa dei mezzi informatici.

 

L’attivismo tra coraggio e partecipazione

Sister Simone Campbell è la responsabile di “Nuns on the Bus” – Suore sul bus – un gruppo di religiose che dal 2012 attraversa l’America a bordo di un autobus per portare avanti campagne su temi riguardanti la giustizia sociale: dalle migrazioni alla povertà, dal diritto alla salute alle diseguaglianze, sottolineando le contraddizioni e le distorsioni del sistema economico attuale.

Nel settembre 2020, suor William Parmar delle Carmelitane della Carità ricevette un prestigioso riconoscimento in India. L’impegno della religiosa è stato infatti premiato per l’opera di sensibilizzazione sui temi ecologici. Non solo parole. Suor Parmar ha lavorato per la piantumazione di quasi 20.000 alberi. Esempio concreto di grande valore.

Suor Norma Pimentel, Religiosa delle Missionarie di Gesù, dirige la Caritas del Rio Grande intervenendo in una zona particolarmente delicata al confine tra Stati Uniti e Messico. La rivista “Time” non esita quindi ad inserirla tra le 100 figure più influenti del 2020.

 

L’importanza di testimoniare

L’Osservatorio Permanente sui Beni Ecclesiastici è pienamente consapevole delle enormi potenzialità di internet e dei social network. I mezzi tecnologici saranno strumenti preziosi per narrare la bellezza dei frutti di un’esistenza vissuta con dedizione, coerenza e creatività.

Abbiamo quindi previsto una sezione Iniziative ed Opere proprio per portare alla luce i tanti “casi virtuosi” – silenziosi e discreti – che meritano di essere raccontati per dare una testimonianza tanto necessaria quanto efficace della vita religiosa contemporanea e delle sfide che un’appropriata gestione dei beni temporali contribuirà a vincere.

 

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