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Economy of Francesco: Verso un’economia ecologica capace di valorizzare le differenze

Mar 24, 2021 | Osservatorio News

EoF. Verso un'economia ecologica capace di valorizzare le differenze - Osservatorio Permanente sui Beni Ecclesiastici

L’attesa lezione dal titolo “Economics and the Ethics of Care” di Julie Nelson – University of Massachusetts Boston – ha attivamente coinvolto giovani imprenditori e studiosi connessi in occasione di un nuovo appuntamento con “Economy of Francesco School”.

Papa Francesco ha recentemente avviato un processo che l’Osservatorio segue costantemente con estrema attenzione ed interesse. Grazie all’autorevole impulso dato proprio dal Santo Padre, le iniziative di Economy of Francesco (EoF) stanno gradualmente generando un nuovo modo di intendere l’economia secondo lo spirito di San Francesco d’Assisi e dell’enciclica Laudato Si’.

Un vero e proprio movimento globale si sta impegnando per tradurre nel tessuto quotidiano l’enciclica Fratelli Tutti. La prima edizione di “Economy of Francesco School” si snoda in un percorso di alta formazione che consente ai numerosi partecipanti di beneficiare di preziose opportunità di confronto e riflessione.

Il nostro team segue le 12 lezioni e i 4 workshop interattivi promossi dal Comitato Scientifico di EoF.

 

IL PERCORSO DI EOF SCHOOL

Il tema dell’esigenza di apprendere l’uso senza proprietà sull’esempio di San Francesco d’Assisi ha “tagliato il nastro” della EoF School. Il professor Luigino Bruni ha inaugurato il percorso lo scorso 3 marzo. Il secondo appuntamento ha avuto come protagonista un prestigioso relatore: il Patriarca di Gerusalemme, Mons. Pierbattista Pizzaballa. La terza lezione ha avuto un taglio sorprendentemente concreto che non ha affatto tradito le aspettative più esigenti. Una vera e propria chiamata all’azione per alimentare una capacità di giudizio adeguata per costruire la credibile alternativa dell’economia con un’anima.

In questa direzione, non possiamo trascurare la profetica attualità del pensiero di Papa Benedetto XVI espresso nell’enciclica Caritas in Veritate (36):

«La grande sfida che abbiamo davanti a noi, fatta emergere dalle problematiche dello sviluppo in questo tempo di globalizzazione e resa ancor più esigente dalla crisi economico-finanziaria, è di mostrare, a livello sia di pensiero sia di comportamenti, che non solo i tradizionali principi dell’etica sociale, quali la trasparenza, l’onestà e la responsabilità non possono venire trascurati o attenuati, ma anche che nei rapporti mercantili il principio di gratuità e la logica del dono come espressione della fraternità possono e devono trovare posto entro la normale attività economica. Ciò è un’esigenza dell’uomo nel momento attuale, ma anche un’esigenza della stessa ragione economica. Si tratta di una esigenza ad un tempo della carità e della verità»

Il rapporto simbiotico tra carità e verità deve necessariamente investire anche l’attività economica.

 

ETICA DELLA CURA, ECOLOGIA E INCLUSIONE

L’intervento introduttivo è stata tenuto da Matteo Rizzolli, professore associato alla LUMSA che ha evidenziato l’importanza del lavoro accademico della protagonista Julie Nelson. Il professor Bruni ha poi approfittato per rivolgere alla professoressa un caldo saluto di benvenuto.

La lezione di Julie Nelson – Professoressa Emerita alla University of Massachusetts Boston – ha quindi accompagnato i partecipanti in una approfondita analisi del nostro approccio alla realtà. Dinamiche che spesso sono attraversate da inutili classificazioni e sterili divisioni. La critica di Julie Nelson alla modellistica economica tradizionale è piuttosto severa. Viviamo infatti l’esigenza di dover eliminare vecchi e nuovi pregiudizi in grado di influenzare negativamente il nostro sguardo sui fenomeni e sugli eventi che ci circondano. Dovremmo tuttavia distinguere e comprendere ogni singolo caso separatamente, soppesando le differenze e le somiglianze.

Non ci sono dubbi sul fatto che l’alternativa all’attuale sistema economico è ecologica e mette al centro l’etica della cura in ottica realmente inclusiva. Senza nessuna prospettiva di natura ideologica. Gli aspetti etici e sociali presentano una loro rilevanza per il sistema contemporaneo. Si contribuisce così a sfidare le concezioni convenzionali che tentano di condizionare le nostre scelte quotidiane. Lo sforzo si concentra sull’acquisizione di una mentalità agile per superare le dicotomie imposte dall’esterno. L’obiettivo è quello di mettere finalmente a frutto le nostre capacità in uno scenario inclusivo e collaborativo. Un sistema che trascura l’importanza della cura marcia speditamente verso l’avidità, il lavoro robotico e la distruzione ecologica. L’economia stessa è permeata dal concetto di presa in carico.

 

UN POPOLO IN CAMMINO

L’intervento di Julie Nelson ha alimentato la curiosità dei partecipanti. Le questioni poste da Tracey Freiberg, Olena Komisarenko e Serena Ionta hanno infatti manifestato le posizioni dei “villaggi tematici” all’interno del movimento EoF. Le attività di ogni commissione sono coordinate ciascuna da 2 membri, un junior e un senior, scelti dal Comitato Scientifico di EoF e da circa 10 collaboratori esterni. Gli esponenti dei “villaggi tematici” hanno preso la parola in rappresentanza dei gruppi “Lavoro e cura”, “Economia è Donna” e “CO2 della disuguaglianza”.

In conclusione, Paolo Santori ha ricordato che l’agenda di EoF School si preannuncia ricchissima per il mese di aprile. L’Osservatorio Permanente sui Beni Ecclesiastici sarà, ancora una volta, testimone di questo meraviglioso percorso.

 

Immagine: Seminatore al tramonto, Vincent Van Gogh, olio su tela, 1888, Museo Kröller-Müller, Otterlo.

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