Un flusso inarrestabile di iniziative caritatevoli patrocinate, promosse e sostenute direttamente dalla Santa Sede. Decine di ventilatori polmonari inviati da Papa Francesco dove l’emergenza Covid continua a colpire. L’attività dell’Elemosineria Apostolica non conosce soste. Una rete di solidarietà globale senza precedenti nella storia moderna.
LA CONCRETEZZA DI PAPA FRANCESCO
Nei paesi con più risorse continuano le campagne vaccinali ma in altre zone del mondo sembra ancora difficile intravedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel della pandemia. In questo contesto prosegue il lavoro incessante dell’Elemosineria Apostolica guidata dal cardinale polacco Konrad Krajewski.
Si tratta del braccio solidale operativo di Papa Francesco che non si è mai fermato davanti alle situazioni di difficoltà che il virus ha creato, evidenziato e amplificato. L‘Osservatorio Permanente sui Beni Ecclesiastici racconta quotidianamente e con grande commozione le iniziative concrete che portano speranza a tanti casi di vulnerabilità estrema.
UNA RETE SENZA PRECEDENTI
Suore, sacerdoti, missionari e volontari laici sono in continuo fermento. Il popolo di Dio sta lottando quotidianamente e dimostra, dati alla mano, di rappresentare quell’avamposto di solidarietà capace di donare un’opportunità ai più fragili. Sono loro i protagonisti di queste azioni. Uomini e donne, bambini ed anziani che dimorano le «periferie» fisiche ed esistenziali della società globale. Luoghi di sofferenza che Papa Francesco ci chiede di non abbandonare all’indifferenza delle nostre giornate.
Il Santo Padre non si accontenta degli appelli ma si impegna concretamente per migliorare il destino degli ultimi. Con questo spirito, attraverso l’infaticabile Elemosiniere Padre Konrad, sono appena stati inviati dispositivi e materiale sanitario alle Nunziature Apostoliche di 9 Paesi. Ventilatori polmonari sono stati destinati ai più bisognosi in Brasile, India, Argentina, Colombia, Cile, Sudafrica, Bolivia, Siria e Papua Nuova Guinea.
IL VACCINO SOSPESO
Ricordiamo anche la possibilità concreta di poter regalare un vaccino ai più emarginati che non ne hanno accesso versando un contributo all’Elemosineria Apostolica per il «vaccino sospeso».
Uniamo la nostra voce a quella del direttore di Avvenire, dott. Marco Tarquinio, che ha appena pubblicato le modalità per contribuire a questa specifica azione di fraternità promossa dal Papa. Si può effettuare un bonifico sul conto dell’Elemosineria Apostolica (deve essere indicata come beneficiario) presso l’Istituto per le Opere di Religione Città del Vaticano; bic/swift: IOPRVAVX; Iban: VA54001000000017267005; causale: vaccino sospeso. Attraverso il sito www.elemosineria.va si potrà donare tramite carta di credito.
LA SPERANZA CHE NON CONOSCE CONFINI
Inoltre, la parrocchia romana SS. Redentore a Valmelaina – dove sono presenti e operanti i Missionari Scalabriniani – ha ospitato la «Giornata della salute» nei locali adibiti alla «Mensa della Carità» in via Gran Paradiso 51. Il sostegno dell’Elemosineria Apostolica, anche in questo caso, ha consentito di schierare 7 medici per effettuare visite gratuite con un’unità ecografica e un’ambulanza messa a disposizione del Vaticano. Non è mancato poi il pranzo offerto dai volontari ai più poveri e bisognosi.
L’esempio di Papa Francesco ci mostra concretamente che una rete di solidarietà – una volta attivata – può coinvolgere disinteressatamente tanti soggetti diversi in maniera anche inaspettata. Dai sobborghi di Roma all’America Latina, passando per la Siria, fino ad arrivare in Papua Nuova Guinea… la speranza non ha confini.